Le siepi nell'orto:perchè?

Non è facile trovare un ordine di importanza ai vari motivi per cui piantare delle siepi nell'orto, quindi scriverò in ordini cronologico, cioè nell'ordine in cui li ho scoperti.

Per realizzare un orto biologico una cosa importante è cercare di ricostituire lo strato di humus superficiale, lo strato vivo per così dire.

Ma lavorando un terreno in pendenza ad ogni pioggia vedevo lavar via gran parte dei miei sforzi in questa direzione.

Quindi l'idea di terrazzare l'orto per creare dei pezzi di terreno in piano era diventata importante.

Ma nella nostra terra non ci sono pietre per poter costruire dei muri a secco, nè ho abbastanza legname da poter pensare di realizzare dei sostegni, oltre al fatto che qualsiasi legno, anche il più duro, prima o poi si decompone.

Così ho pensato di usare in qualche modo le piante per tenere su le terrazze.

Prima ho provato con dei piccoli fruttiferi, con l'idea di raccogliere almeno dei frutti su quegli spazi sottratti alla coltivazione degli ortaggi.

Ma col nostro clima troppo caldo la maggior parte dei frutti di bosco sono a malapena sopravvissuti (e neanche tutti).

Quindi ho provato con le piante aromatiche, sapendo che il loro odore non è gradito a molti degli ospiti indesiderati del nostro orto.

E i risultati ottenuti mi hanno incoraggiato a continuare.

All'inizio ho piantato piantine di rosmarino, salvia e lavanda a 60-70 cm una dall'altra in file perpendicolari alla pendenza del terreno. Quando, dopo un anno erano cresciute un bel pò ho iniziato a spostare la terra vangando a coprire in parte le piantine in modo da far radicare tutte le parti che rimanevano coperte dalla terra.

E sono andato avanti così finchè non ho ottenuto dei piani tenuti su dalle piante ormai cresciute a formare un vero e proprio muro vegetale.

I vantaggi che ho scoperto grazie a questo modo di coltivare sono di vari genere.

Sul piano puramente fisico si ottengono diversi risultati.

Innanzitutto ovviamente le piante con le loro radici trattengono il terreno.

E non solo dove stanno piantate, cioè dove le vediamo, ma anche a diversi metri di distanza, tanto che praticamente tutto l'orto è pervaso dalle loro radici. Poi essendo piante sempreverdi ombreggiano tutto l'anno quella parte delle terrazze che normalmente è più esposta al sole, impedendone il riscaldamento eccessivo. E infine sicuramente aumentano il tasso di umidità relativa vicino al suolo sia perchè fanno da frangivento e quindi diminuiscono l'evaporazione dell'umidità dal terreno, sia con la loro traspirazione, cosa che nelle nostre regioni più calde non è da disprezzare.

Ma i vantaggi sono anche di tipo più ecologico.

Infatti in questi spazi che di fatto non vengono più coltivati moltissime specie di animali trovano rifugio.

Per esempio tra i rami delle siepi molte specie di ragni fanno le loro tele creando di fatto una barriera agli spostamenti degli insetti tra un'aiuola e l'altra, un filtro che molti insetti possono sorvolare ma che comunque trattiene molti insetti di tutte le dimensioni, come di diverse grandezze sono anche i ragni che fabbricano qui le loro tele.

Avendo scelto fra l'altro (devo ammettere per puro caso) piante che fioriscono in successione per quasi tutta la primavera ci sono fiori che non solo attraggono un'infinità di insetti ma anche tanti predatori dei medesimi che cacciano in prevalenza all'agguato sui fiori, come i ragni granchio della famiglia Thomisidae, tanti imenotteri (vespe e simili) predatori e parassiti o per esempio cimici predatrici della famiglia Reduvidae.E l'elenco potrebbe continuare a lungo.

E infine, poichè periodicamente le siepi vanno potate per non farle coprire tutto l'orto, ora mi ritrovo con quintali di potature di piante aromatiche per le quali mi sono fatto venire l'idea di cercare di estrarne gli olii essenziali, visto che non saprei come altro utilizzare tutto quel rosmarino o quella salvia.

Insomma l'idea mi sembra buona, anche se si può sicuramente migliorare in tante cose.

Per esempio si potrebbero piantare altre piante per avere delle fioriture anche in piena estate o in autunno per favorire i predatori che vivono sui fiori.E poi ognuno dovrà sperimentare le piante più adatte alle esigenze del suo orto, che possono cambiare anche fra orti a poche centinaia di metri di distanza.

Un'ultima considerazione.Il mio orto sta diventando anche molto più bello,

e se anche questa può sembrare una considerazione puramente estetica e quindi di secondaria importanza in fondo in fondo non è da considerare così poco importante, perchè almeno nella mia esperienza in natura un ambiente bello quasi sempre è anche un ambiente armonioso ed in equilibrio, che tradotto in termini utilitaristici vuol dire che raramente in un ambiente bello si vengono a creare quegli squilibri che in genere sono la causa della maggior parte dei problemi che abbiamo coltivando le nostre verdure ed i nostri ortaggi.

In questa foto si vede quando vangando ricopro parzialmente una piantina di salvia a foglia larga, che fra l'altro è risultata la migliore fra le salvie per quanto riguarda la resistenza al caldo.

Qui si vede una fila di aromatiche appena messa a dimora, con il tubicino dell'irrigazione a goccia che ne favorirà la sopravvivenza nei primi due anni, cioè finchè le radici non si sono spinte abbastanza in profondità da non soffrire più la siccità estiva. Fra l'altro dopo due anni le radici saranno anche sotto la parte coltivata e quindi si avvantaggeranno anche dall'irrigazione degli ortaggi, rendendo così superflua un'irrigazione apposita.

Ultima vangata per finire di spianare la terrazza, in genere al terzo anno dopo l'impianto delle siepi
Ultima vangata per finire di spianare la terrazza, in genere al terzo anno dopo l'impianto delle siepi

Una volta spianate le terrazze per poter avere subito uno strato consistente di humus ci abbiamo steso uno strato spesso quasi un metro di fieno vecchio ed un pò ammuffito, rimediato ad un costo relativamente basso (giusto il trasporto).

E dopo un anno avevo finalmente uno strato di humus abbastanza spesso da non dover più lavorare la terra, e piantare direttamente le piantine usando solo le mani. Una soddisfazione non da poco.