Ecologia dell'orto biologico

Sulla coltivazione di un orto biologico sono state scritte ormai molte cose, ma a me, appassionato di zoologia e botanica, mancava qualcosa.
Una visione più dettagliata, più da vicino, nel vero senso della parola.
Ed è anche per questo che ho scelto di lavorare senza usare attrezzi motorizzati.
L'idea di una fresa che macina tutti gli esseri viventi presenti mi pare qualcosa di così violento da rinunciarci senza rimpianti.
Nonostante ciò il nostro orto dà da mangiare a 6/7 persone tutti i giorni del'anno.
E' ovvio che per fare l'agricoltura per stare su questo mercato non si può lavorare come facciamo qui.
Anche se alla lunga si possono trasformare anche delle belle superfici in maniera tale da faticare sempre meno,
e quindi, volendo, produrre di più e vendere anche qualcosa.
La scelta di lavorare a mano si è rivelata ottima anche per osservare da vicino tutte (si fa per dire) le relazioni che si intrecciano fra gli esseri viventi
che vivono nel nostro orto.
Soprattutto diserbare spesso a mano offre occasioni uniche se si hanno occhi per vedere e se ci si prende il tempo senza pensare continuamente a quanto lavoro ci resta ancora da fare.
Anche perchè anche da questo punto di vista osservare e conoscere bene l'ecosistema "orto" può facilitarci di molto il lavoro.
Quasi sempre quando abbiamo problemi con parassiti vari possiamo risolverli semplicemente cambiando le condizioni ambientali.
Nel corso degli anni ho avuto modo di osservare diversi squilibri e ho adottato diversi strategemmi per risolverli.
Quasi mai ho fatto dei trattamenti, neanche biologici.
E se a volte qualche coltivazione non è venuta bene ho sempre cercato di risolvere alla radice il problema.
Cercare di capire dov'è che qualcosa che non va e trovare un rimedio cercando quale anello della catena abbiamo spezzato e ripristinarlo in qualche maniera.
A volte non è possibile ripristinare esattamente le relazioni esistenti in natura,
ma possiamo, una volta capito come funziona per esempio una piramide alimentare in un prato,
cercare di ricrearne una simile nel nostro orto.
Tenterò un paragone: E come se studiassimo una metropoli con milioni di abitanti che svolgono ognuno un lavoro che serve a far funzionare la città,
e quando qualcosa non va, cercare quale "mestiere" non viene svolto, e trovare qualcuno che possa ricoprire quel ruolo.
Può essere un predatore di un parassita come una pianta che lo repelle, o un albero per creare un pò più d'ombra in un orto troppo assolato
e tanti altri accorgimenti per coltivare davvero "secondo natura".
Ci vuole molto tempo per imparare e queste pagine vogliono essere un tentativo di aiutare chi legge non tanto proponendo delle soluzioni,
ma proponendo un approccio per imparare a vedere le cause e trovare le soluzioni,
che spesso possono essere molto differenti da orto ad orto.
Sono così tanti i fattori che possono variare e che sono da tenere in considerazione,
che pensare che ad un dato problema ci possa essere una sola soluzione mi sembra davvero un pò ottimista.
C'è tanto da imparare.
E visto a che punto è il nostro pianeta non c'è neanche da perdere troppo tempo.