Uloborus walckenaerius

Fra le tante specie che vivono nel nostro orto e soprattutto fra le siepi di piante aromatiche ho incontrato anche questo strano ragnetto.

La femmina grossa e pelosa con dei ciuffi di peli che la fanno quasi sembrare spinosa e delle evidenti macchie scure sui fianchi.

Il maschio molto più sottile tanto che può facilmente sfuggire ad un primo sguardo.

Una particolarità di questa famiglia di ragni è che non hanno un veleno paralizzante come tutti gli altri ragni.

Quindi quando una preda cade nella loro tela si devono sbrigare ad avvolgerla più in fretta possibile con una rete di fili.

Più tardi poi iniettano nella preda dei liquidi in grado di digerire e quindi ucciderla.

Questi ragni fanno delle ragnatele molto simili a quelle della famiglia degli Araneidi, cioè la classica ragnatela a ruota, solo che in genere è tesa in orizzontale.

 

Quando attende la preda la femmina sta vicina al bordo della tela in una posizione tipica con le due prime paia di zampe allineate quasi a sembrare solo una.

E una volta catturata la preda la porta verso il bordo della ragnatela.

Il maschio spesso attende immobile poco lontano

E' davvero piccolino (sono foglie di rosmarino quelle su cui sta,tanto per capire le dimensioni) e per avvicinarsi alla femmina deve procedere con estrema cautela se non vuole che la femmina lo scambi per una preda.

Quando tenta di avvicinarsi prima manda una serie di segnali tramite la tela pizzicandola quasi come se stesse suonando un'arpa.

Quando finalmente le arriva vicino le salta addosso rapidamente, la feconda inserendo i palpi (ci possono volere alcuni minuti) e poi scappa.

Non smetterò mai di lodare le siepi proprio perchè permettono a tanti animali di vivere nel nostro orto quasi indisturbati.

Una piccola osservazione, forse casuale:tra le prede di questa specie ho trovato pù spesso che in altre ragnatele elementi dell'ordine degli Eterotteri, di varie famiglie, quasi sempre fitofaghe.

Il che ovviamente non dispiace.