Afidi, varie strategie per controllarli

Gli afidi sono fra gli insetti fitofagi più conosciuti e temuti dagli agricoltori.

Ne esistono numerose specie alcune specializzate per alcune piante, altre più polifaghe.

Hanno modalità riproduttive molto complicate che non starò a descrivere ora, chi vuole può trovare facilmente queste informazioni in rete.

Quello che come al solito mi interessa di più comunicare è come difendersi da questi parassiti non quando sono già troppi, ma come fare a non farli diventare un problema.

Non sono sempre un problema di facile soluzione.

Ovviamente come al solito è importantissimo cercare di mantenere il massimo della biodiversità.

Infatti i predatori di afidi sono moltissimi, e se anche alcuni sono più incisivi di altri nel controllo di questi insetti, l'insieme di tutti i predatori che possono nutrirsi di afidi in genere ci evitano quelle vere e proprie invasioni che sono ben note a chiunque abbia coltivato un orto.

Uno dei problemi principali quando tentiamo di controllare gli afidi è che la maggior parte dei predatori arriva sempre dopo che gli afidi si sono già riprodotti in abbondanza.

Una delle soluzioni può essere quella di aspettare con le semine, per esempio dei fagiolini, finchè non ci sono già abbastanza predatori in grado di controllare gli afidi, come ho descritto qui.

Ma possiamo anche tentare di anticipare l'arrivo dei “nostri”.

Dobbiamo imparare ad osservare non solo il nostro orto ma anche la vegetazione intorno a noi.

Quasi sempre gli afidi compaiono prima su alcune piante, che saranno anche quelle sulle quali prima che su altre si riprodurranno i loro predatori e parassiti.

Qui da noi per esempio le piante sulle quali per prime arrivano gli afidi sono la Rumex pulcher e la Salvia officinalis, ma ovviamente altrove magari sono altre.

L'importante è osservare quali sono.

E fare in modo che nel nostro orto ci siano sempre.

Così all'inizio della primavera favoriremo tutti i predatori di afidi che si nutrono di afidi sia allo stadio larvale che adulto, come per esempio le coccinelle.

Ma ci sono molte specie di insetti che si nutrono di afidi solo negli stadi giovanili, e che da adulti si nutrono di altro, come per esempio i ditteri Sirfidi, che da adulti si nutrono di nettare, e in alcuni casi anche di polline, mentre le larve di alcuni di loro sono davvero dei predatori eccellenti di afidi.

In questo caso non basta che ci siano gli afidi, è necessario che ci siano anche i fiori di cui si nutrono gli adulti, ed anche di questo ho già parlato qui.

Praticamente lo stesso discorso vale anche per quegli imenotteri Braconidi che parassitizzano gli afidi.

Un'altro gruppo di insetti che vantano diverse specie di predatori di afidi sono i Miridi (Miridae),

Ho avuto modo di parlarne qui.

Ci sono poi tanti predatori generici che non sono particolarmente specializzati in afidi, ma che comunque contribuiscono al controllo anche degli afidi, come le specie più piccole di Asilidi, per esempio il genere Dioctria, oppure le specie più piccole di libellule, come le Coenagrion.

Ma non ci sono solo gli insetti a predare gli afidi.

Molti ragni possono nutrirsi di afidi, e anche le specie più grandi come l'Argiope bruennichi, contribuiscono non poco a limitarne la diffusione. Sulle tele di questa bellissima specie spesso ho visto molti afidi invischiati. Ovviamente i ragni che fabbricano ragnatele in genere catturano solo le forme alate di afidi, limitandone più che altro la diffusione.

Per questo sono particolarmente utili le siepi intorno all'orto, ma anche tra un'aiuola e l'altra, infatti le siepi sono il sostegno sul quale molti ragni fabbricano le loro tele, e soprattutto sulle siepi spesso i ragni attaccano gli ovisacchi, quelle specie di bozzoli di ragnatela pieni di uova che servono a far superare l'inverno a diverse specie di ragni.

E poi ci sono tantissime specie di ragni che non fabbricano tele ma perquisiscono ogni stelo, foglia e rametto dal livello del suolo fino alle cime più alte degli alberi, come i Salticidi, i Philodromidae e molti altri.

Inoltre le siepi offrono possibilità di nidificare anche a diversi uccelli insettivori, come Capinere, Occhiocotto, Codibugnoli, Cince e altri.

In particolare per le cince ho costruito delle casette-nido che questi prolifici uccellini amano molto.

E non è facile immaginare quanti insetti riesce a far fuori una coppia di Cince che alleva la prole se non li si è visti fare dentro e fuori continuamente per giorni e giorni ininterrottamente.

Ma di predatori di afidi ce ne sono ancora molti altri, quindi torniano al solito discorso, cioè tentare di aumentare la biodiversità nel nostro orto più possibile, e un orto ben tenuto, nel senso che cerco di spiegare in queste pagine, ha facilmente una biodiversità maggiore di un ambiente naturale nello stesso luogo. Infatti noi possiamo anche piantare fiori che nell'ambiente naturale intorno a noi non ci sono proprio per attirare quelle specie che ci interessano.

Un'ultima parola sulle consociazioni tra piante.

Sappiamo che ci sono piante che amano la vicinanza di altre piante, per diversi motivi.

Di consociazioni “famose” ce ne sono diverse, tipo carote -cipolle o cavoli-pomodori, tanto per fare due esempi. Nel caso delle carote queste fanno da repellente alla mosca delle cipolle e le cipolle fanno da repellente alla mosca delle carote.

Ma io a volte uso un altro tipo di consociazione che forse è un po' meno ovvia.

Per esempio pianto il mais vicino a varie piante per diversi motivi di cui ho già scritto qui.

Uno dei motivi è che soprattutto le formiche che allevano afidi preferiscono in genere allevarli sul mais che su molte altre specie di piante.

E' vero che il mais in quel caso non viene un granchè bene, ma visto quanto poco ci costa seminare un po' di mais tra le altre piante che così in genere rimangono indenni credo che sia un sistema da provare. Nella peggiore delle ipotesi se proprio poi gli afidi dovessero diventare troppi possiamo eliminare le foglie di mais più colpite e far fuori così un gran numero di afidi con pochissimo sforzo.